MANTOVA. Non bastasse l'elogio alla bruttezza dei 95’ di gioco, c'è pure il volto incupito di Giuseppe Galderisi a far riflettere a fine gara. L'ironia amara del tecnico non si fa attendere («Per martedì i ragazzi stanno tutti bene, l'unico acciaccato sono io») ma è quanto espresso in precedenza ad inquietare il clan Acm. Nanu gioca sulle parole senza infierire ma la sua delusione è palpabile: «Un risultato negativo e una porzione di partita non certo positiva. Soprattutto nel primo tempo abbiamo commesso troppi errori a livello tecnico, eravamo bassi a centrocampo e questo non ci ha permesso di avere forza nel reparto offensivo. Serviva più cattiveria, più determinazione. Le cose sono cambiate nella ripresa, quando abbiamo alzato il baricentro come avremmo dovuto fare prima. Loro hanno segnato su un nostro errore e da lì la partita è diventata più complicata. Il gol è arrivato quando stavamo gettando le basi per andare a vincerla».
Questione di qualità tecniche? O forse di carattere? «Non certo di carattere - precisa Galderisi -. Sarebbe bastato fare meglio ciò che avevamo pianificato. In fondo loro hanno colpito un palo, ma altri rischi non ne abbiamo corsi. Sul nostro conto ci sono invece il colpo di testa di De Cenco e l'occasione finale di Panizzi. Ciò che ora non dobbiamo fare è abbassare la testa e piangersi addosso, ma avere la convinzione di analizzare dove si è sbagliato e ripartire. Sarebbe stata una gara da zero a zero e l'episodio che ci è costato il ko sarebbe potuto capitare anche a noi. Così ora staremmo riflettendo su un esito diverso».
L'allenatore biancorosso si sofferma sul debutto di Monachello: «È venuto a Mantova con lo spirito giusto, ha grande voglia di fare e lo vedo dai suoi occhi. Oggi si è espresso bene, anche se la squadra l'ha accompagnato poco rispetto a quanto potevamo fare. Ha giocato un'ora a buon livello, poi sullo 0-1 ho dovuto rischiare l'inverosimile inserendo Paudice, oltre a De Cenco. Contavo sul loro temperamento, perché non essendosi mai allenati non potevo certo fare affidamento sulla condizione. Speravo potessero incidere su palloni provenienti dalle fasce ma in area c'era tanta confusione e non era facile trovare la zampata vincente».
I tre punti li trova Cristiano Scazzola, al di là delle difficoltà di organico: «Successo fortemente voluto, nonostante le numerose assenze. Chi ha debuttato ha sopperito con il sacrificio alle carenze di condizione. Non era facile, il Mantova è squadra viva con buone individualità».
