PAGNACCO. È stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo una serie di rimproveri, di segnalazioni alle famiglie e di note, la dirigente scolastica ha scelto il pugno duro decidendo di sospendere 11 studenti per 20 giorni complessivi di punizione. È accaduto alla scuola media Tiepolo di Pagnacco poco più di un mese fa, ma la notizia è trapelata solamente ieri.
A convincere la preside Adriana Cherubini è stata l’ultima di una serie di azioni compiute da un gruppo di studenti contro altri ragazzi e contro il patrimonio della scuola. «Questi ragazzi – racconta con una certa amarezza la dirigente dell’istituto comprensivo di Pagnacco e Martignacco – hanno tagliato 30 mascherine anti-Covid nuove per giocare con gli elastici. Un gesto grave, di spreco e disprezzo per un bene pubblico. Non solo, si sono resi protagonisti di azioni di bullismo nei confronti di alcuni loro compagni. C’era addirittura chi ormai non voleva più venire a scuola per paura».
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Una situazione che stava sfuggendo di mano e che ha richiesto un intervento deciso, coinvolgendo undici ragazzi di una terza della scuola media, tutti maschi, tutti italiani, sospesi chi per un giorno, chi per due, chi per tre. «Prima di prendere questo provvedimento – assicura Cherubini – ne abbiamo discusso in consiglio di classe e sono state le stesse famiglie a chiedere un intervento forte della scuola. Ho chiamato personalmente i genitori per avvisarli e solo in un caso ho subito una vera e propria aggressione verbale. La decisione, quindi, è stata condivisa». La classe in questione da tempo era “attenzionata”.
Non a caso era già stata coinvolta in un percorso di miglioramento della parte relazionale del gruppo, e alcuni studenti avevano già ricevuto diverse note (un ragazzo ne aveva collezionate ben nove). «I comportamenti tenuti dai ragazzi sono andati sopra le righe e quindi da lunedì faremo intervenire anche una psicologa per cercare di lavorare sugli atteggiamenti scorretti di questi ragazzi», conclude la dirigente dell’istituto.
Una brutta vicenda per la scuola e per la comunità di Pagnacco. L’auspicio è che la punizione esemplare inflitta ai ragazzi sia servita per riportarli sul giusto binario. Nei casi in cui le famiglie non riescono a placare l’eccessiva vivacità dei ragazzi, è importante che ci provi la scuola.
Soprattutto in una fase della crescita piuttosto critica, durante la quale, spesso, non ci si rende conto delle conseguenze che una parola, un gesto o un’azione può avere sui compagni di classe presi di mira.
