I videogiochi horror possono piacere o no; come i film horror, d'altra parte. A noi piacciono eccome. Mostri, fantasmi, creature minacciose, chi più ne ha più ne metta. Perché la paura può essere un gioco molto sottile (anche non necessariamente accompagnata da grafiche stratosferiche). 

Ecco sette videogiochi horror classici (con una menzione d’onore) che non hanno perso smalto e capacità di inquietare negli anni

The evil within 

Il creatore è Shinji Mikami: un nome, una garanzia, visto che si tratta della mente che ha partorito la saga di Resindent Evil. Una città devastata dai terremoti, il macabro omicidio in un ospedale psichiatrico, un detective e due suoi colleghi, un uomo incappucciato e con segni di bruciature sulla pelle. Le premesse sono di un certo livello e i momenti in cui si salta sulla sedia numerosissimi. Ne anticipiamo solo due: un allarme che suona mentre vi muovete in mezzo a carcasse macellate appese (occhio alle spalle) e una risatina molto poco allegra nella penombra...

Il gioco è uscito per PS e XBOx, ma lo potete trovare anche qui su Steam 

Silent Hill 2 

Il capolavoro classico di Konami, uscito nel lontano 2001 ma mai dimenticato. James Sunderland (uno dei personaggi più belli mai creati per i videogame) arriva nella ridente cittadina di Silent Hill, tutta nebbia e mostri, dopo aver ricevuto una lettera dalla moglie Mary, morta tre anni prima. La cercherà tra cimiteri, labirinti, scuole e ospedali abbandonati, facendo la conoscenza di Pyramid Head e delle iconiche infermiere. Ma Silent Hill 2 non è solo un videogame horror, è anche una storia complessa, intrisa di malinconia, con una colonna sonora che ha fatto la storia.

I fan del gioco sono ancora moltissimi e un gruppo di loro ha creato una versione remastered, mentre su Youtube Hoolopee ha immaginato un Silent Hill 2 in modalità VR. Da non perdere. 

Detention

Usciamo dal survival horror per entrare in un gameplay orientato alla risoluzione di enigmi e puzzle, ma non per questo meno inquietante. Siamo negli anni Sessanta a Taiwan, c’è la legge marziale e alla Greenwood High School, in mezzo alle montagne, due studenti si trovano intrappolati in una realtà che cambia continuamente, inseguiti da creature malvagie. Per fuggire dovranno scoprire una storia inquietante, tessera per tessera. La particolarità del gioco è che ha spunti presi dalle religioni orientali, dal Taoismo al Buddismo alla mitologia Cinese. E il risultato assicura emozione e brividi. 

Detention è disponibile per console Nintendo Switch e Playstation 4 ma anche su Steam

Doki Doki Literature Club

Un gruppo di quattro ragazze carinissime e sorridenti. Un gruppo di lettura a scuola. Sayori la bionda solare, Natsuki che è un po’ brusca ma simpatica, Yuri la timida, Monika la presidentessa. Un quadretto rassicurante, vero? Niente di più sbagliato. Questa visual novel riserva moltissime sorprese. Una sottile inquietudine che si fa strada nella mente del giocatore. Non anticipiamo molto perché rovineremmo l’esperienza, ma vi assicuriamo che non la dimenticherete.

Qui il gioco e qui il trailer 

Five Nights at Freddy’s

Una serie di videogiochi indie survival punta e clicca, che ha visto la luce nel 2014, ma che è tornata di attualità perché a gennaio uscirà la core collection con cinque titoli per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. E per il 2021 è prevista l’uscita di FNAF Security Breach per Playstation5. Nella storia originale, il  giocatore interpreta la guardia notturna del  Freddy Fazbear's Pizza, Mike Schmidt, che dovrà darsi da fare per non essere ucciso dagli inquietanti pupazzi animatronici che popolano il locale. Dovrà resistere cinque notti, da mezzanotte alle sei del mattino, aiutato dal misterioso Phone Guy (che in originale è doppiato dal creatore del gioco, Scott Cawthon). E potrà solo girare la testa a destra e a sinistra, per controllare le telecamere di sicurezza e le porte. L’esperienza è terrificante. Chi ha giocato la versione in VR giura che lo è ancora di più. Guardate questo video e cercate di capire se ve la sentite veramente...

Soma

Dalle menti di Frictional Games, autori di un altro celebre titolo, Amnesia the Dark Descent, questo horror fantascientifico del 2015 è considerato un cult. Non è uno di quei giochi da jump scare, ma l’atmosfera, i suoni e la modalità di gioco molto immersiva lo rendono davvero particolare. Anche qui non anticipiamo molto della storia per non rovinare tutto: Simon Jarrett si sveglia dopo un incidente stradale nel quale ha riportato danni cerebrali. Accetta l’offerta di un dottorando in medicina, David Munshi, di sottoporsi ad una scansione sperimentale. Risvegliandosi a Pathos II, un centro di ricerca sottomarino in cui si capisce subito che qualcosa non va... Non ci sono combattimenti, ma bisogna sfuggire ai mostri in modalità furtiva (e ansiogena), ci sono enigmi da risolvere e luoghi inquietanti da esplorare.

Lo potete trovare qui 

Rule of Rose

L’ultimo titolo è praticamente introvabile, se non a caro prezzo. Ha avuto una storia travagliata perché è stato accusato (a torto) di indugiare su scene di violenza a minori. Ma lo inseriamo perché è un esempio di complessità di storyline e di gameplay appassionante e inquietante. Il gioco è uscito nel 2006 per Playstation 2 e segue le vicende di Jennifer, una bambina che negli anni Trenta, in Inghilterra, seguendo un bambino misterioso, arriva al Giardino delle Rose, un orfanotrofio. Insieme al cane Brown, fedele compagno che la aiuterà a riconoscere tracce e obiettivi, Jennifer finirà in un’avventura da incubo, in cui dovrà anche affrontare un gruppo di coetanee, capitanate dalla crudele Diana. Il gioco è diviso in undici capitoli e tra enigmi e colpi di scena lascia anche un sottofondo di grande malinconia.

Qui potete trovare il gameplay 

Menzione d’onore: The clock tower (1995)

Questa avventura grafica della Human Entertainment ha 25 anni. E se dal punto di vista grafico li dimostra tutti, da quello del creare inquietudine ha fermato il tempo come per magia. La produzione giapponese si è liberamente ispirata ai film di Dario Argento, la protagonista si chiama Jennifer come l’attrice di Phenomena e ci sono altre citazioni da Suspiria e Profondo Rosso. Ai tempi il gioco fu distribuito unicamente in Giappone, ma copie tradotte da appassionati in inglese e italiano iniziarono poi a circolare. Ne sono uscite diverse versioni, tra cui una per Playstation nel 1999 e una per Virtual Console nel 2010. Il gameplay è quello del classico punta e clicca: Jennifer viene adottata insieme a due amiche dal signor Barrows, che vive recluso in una villa immensa. Dovrà difendersi da Bobby, il fratellastro psicopatico che cercherà di ucciderla con un paio di forbici. Dovrà nascondersi oppure affrontarlo in Panic Mode. Banale? No. Terrorizzante. E quella stanza dei manichini…