È morta quasi sicuramente annegata Elena Carlini, 21 anni di Jolanda di Savoia. La ragazza è finita con la sua auto, una Fiat 500, nelle acque del canale che costeggia la via Ponte Rigo, la strada che da via Pomposa porta a Quartesana. Difficile stabilire a che ora esattamente sia avvenuto l’incidente, il dato certo è che ieri mattina alle 7.15 un ragazzo che uscito di casa per andare a scuola in bicicletta ha visto le ruote dell’utilitaria spuntare dall’acqua ed ha chiesto aiuto. Sul posto gli uomini della Polizia municipale di Ferrara, l’ambulanza e l’automedica, come anche i vigili del fuoco, che hanno tirato fuori l’auto dall’acqua sperando fino alla fine che non vi fosse nessuno. Invece il corpo della 21enne era ancora dentro ed è da capire se non sia riuscita a uscire oppure se abbia perso i sensi prima o durante l’incidente.
l’incidente
Stando ad una prima ricostruzione, Elena Carlini stava andando da via Pomposa verso Quartesana, quando ha tirato dritto ad una delle curve che si trovano circa a metà della via Ponte Rigo ed è finita nel canale, ruote per aria e con l’acqua alta circa un metro. Non ci sono segni di frenata sull’asfalto e nulla fa pensare che dalla parte opposta provenisse un altro mezzo: è come se le ragazza non avesse nemmeno tentato di sterzare per tornare in carreggiata.
Al momento è difficile capire a che ora possa essere successo il tutto e sarà l’autopsia disposta sul corpo dal pubblico ministero di turno Ciro Alberto Savino a dare qualche risposta in più.
la dinamica
Dalle primissime indagini e dalle condizioni del corpo potrebbe essere passata qualche ora dal decesso al ritrovamento del corpo, si parla di almeno tre ore.
Le operazioni dei vigili del fuoco sono state relativamente semplici, la macchina è rimasta intatta e la 21enne non aveva segni di schiacciamento o ferite particolari. L’ispettore di polizia municipale non ha voluto lasciare nulla al caso e ha chiesto ai tecnici del Consorzio di Bonifica di asciugare il canale per verificare se vi fossero altre tracce o segnali che potessero portare all’esatta ricostruzione.
La salma della ragazza è stata portata via attorno alle 10 direttamente all’Istituto di medicina legale di Ferrara. In quel punto l’erba era anche molto alta e di conseguenza il canale poco visibile, è forse anche per questo che nessuno si è accorto dell’auto prima del giorno, con la campagna avvolta dalle prime nebbie.
l’allarme
Un ragazzino che abita in zona è uscito da casa alle 7.15 per andare a scuola in bicicletta e dopo la curva ha visto le ruote della vettura spuntare dall’acqua. Ha così pensato di fermare un’auto che stava arrivando e l’uomo alla guida ha subito chiamato i soccorsi.
Sul posto l’ambulanza, l’automedica e i vigili del fuoco con due mezzi e la gru e intanto è arrivata anche la municipale. I vigili del fuoco si sono precipitati in acqua ed hanno visto il corpo nell’abitacolo così hanno accelerato il più possibile le operazioni ma la ragazza era già morta da qualche tempo. Il dolore e lo sgomento sono rimasti impressi sulle facce dei soccorritori e degli agenti, increduli e pietrificati davanti all’ennesima morte in strada di una ragazza giovanissima. E la domanda, ancora una volta, è se in qualche modo si sarebbe potuto evitare. —
annarita bova
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