La moda è una risposta al suo tempo, agli avvenimenti. Ma anche una reazione a un momento storico. E Maria Grazia Chiuri per Dior lavora sempre in questo senso.

“È interessata a un doppio movimento: quello della vita e quello della moda”, spiega la maison. “C’è una crisi in atto che sta cambiando radicalmente comportamenti, abitudini, rituali. Le nostre menti sono cambiate, le attitudini dei nostri corpi sono cambiate. L’idea di moda che ci accompagnava è messa in discussione”.

L'evoluzione dell'iconica Bar Jacket

Nel 1947, abbinata all'ampia gonna a ruota, cambiò la storia della moda. E oggi la Bar Jacket è ancora protagonista delle collezioni Dior. Dopo aver esplorato la maglia, per questa stagione viene dotata di lacci che permettono di modularla in base alle esigenze e allo stile. Viene abbinata a una gonna con coulisse in vita.

La camicia: il capo passepartout che si trasforma

Altra protagonista di stagione è la camicia come capo passepartout. A influenzare Maria Grazia Chiuri sono scrittrici, poetesse e intellettuali immaginate nell'intimità delle loro case. La camicia maschile resta uguale a se stessa, o diventa tunica, e, ancora, abito, celebrando lo chemisier Dior. Si porta con pantaloni ampi a righe o con shorts, sotto cappotti striped e over in tessuto chiné.

I magici long dress

E il sogno viene celebrato anche questa stagione con abiti lunghi in mussoline di seta declinati in azzurri opachi, ocra scuro e arancio spento. O in chiffon impreziositi da ricami e piccole perline. La vita è segnata dal punto smock, oppure è scivolata.