Questione galleria ancora di attualità in riva al Mandracchio. È stato presentato, al protocollo del Comune di Muggia, un ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia, da parte di esponenti del Gag, acronimo di Gruppo alternative galleria di Muggia, contro il Comune stesso, per annullare la chiusura della Conferenza dei servizi che ha approvato gli elaborati progettuali del progetto di fattibilità tecnico-economica della galleria, nonché della delibera del Consiglio comunale dello scorso 30 settembre, che ha espresso il parere favorevole sul progetto stesso.
A darne notizia è stato lo stesso sindaco di Muggia Paolo Polidori: «Non entro nel merito delle motivazioni addotte, ma a una prima lettura mi sembra marcatamente una costruzione complessiva più politica che tecnica, capitata, guarda caso, dopo gli incontri con i gruppi anti cabinovia di Trieste».
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Il primo cittadino si dice «assolutamente ottimista sugli esiti che arriveranno dal Tar, ammessa e non concessa l’ammissibilità del ricorso. A un primo confronto con i tecnici sono assolutamente, leggendo solo alcuni passaggi, questi non fanno presupporre elementi validi che possano andare a inficiare l’ottimo lavoro svolto dai miei uffici. Ho l’onore e l’onere di amministrare la città, e pertanto, necessariamente e oggettivamente, presto attenzione a tutta la collettività, al di là e al di qua della galleria».
Polidori, poi, precisa che «il ricorso comunque non è sospensivo, va sottolineato, per cui si continua ad andare avanti con convinzione, serietà e serenità con il cronoprogramma».
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Giova ricordare che, sulla base delle indagini e delle valutazioni tecniche effettuate dalla Geosyntech, l’area su cui si interverrà per raddoppiare l’infrastruttura presenta «idonee caratteristiche geomorfologiche, geologiche, idrogeologiche, geotecniche e sismiche rispetto a quanto previsto dal progetto», come firmato e timbrato dal geologo Carlo Alberto Masoli nella relazione geologica allegata al piano di fattibilità tecnico-economica dell’opera.
Abbiamo contattato i portavoce del comitato Gag per chiedere lumi sulla vicenda, ma il gruppo si riserva di spiegare nei prossimi giorni le motivazioni e i contenuti del ricorso.
Due sono essenzialmente gli aspetti contestati dal comitato. Il primo riguarda il cantiere di 21 mesi nella galleria e le sue conseguenze in termini di sicurezza. Il secondo è invece collegato alla futura viabilità, durante lo svolgimento dei lavori.
Molta attenzione è stata inoltre riservata alla possibile congestione di via Roma, in quanto secondo Gag assorbirà tutto il traffico da e per il lungomare.
Altra questione sollevata dai residenti, che poi sono i principali attivisti del Gag, è quella che con una via Roma così percorsa si assisterà a una netta scissione tra i due nuclei principali della cittadina rivierasca, ossia il centro storico a “testuggine” e il centro con i servizi essenziali come scuole, posta, casa di riposo, istituti bancari e mercato settimanale del giovedì. —
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