Voghera. Oltre quattromila pendolari vogheresi (e tortonesi) resteranno, la prossima estate, senza treni per oltre 40 giorni. E per altri 80 giorni ci sarà un solo binario percorribile verso Milano e ritorno. «Non ci saranno mai bus sostitutivi sufficienti: se non si trova una soluzione, sarà la peggior situazione mai vissuta dal trasporto pubblico pavese»: ne è convinto, dati alla mano, Franco Aggio, presidente di Mimoal (l’associazione dei pendolari della linea Mortara-Milano-Alessandria). Un collasso annunciato, quello relativo ai lavori sul ponte di Bressana. Il dito nella piaga sociale che metterà in crisi lavoratori e studenti (con relative famiglie) è stato messo, l’altra sera in sala Zonca a Voghera dal convegno organizzato dal Pd vogherese con la presenza delle associazioni pendolari, del consigliere regionale Pd Simone Negri, del referente provinciale M5s, Simone Verni, e di Chiara Depaoli di Legambiente. «Continuando la nostra mobilitazione sulla questione trasporti – spiega Bazardi – abbiamo messo in luce non solo problemi cronici, ma anche il disagio pesante dell’estate 2025 che deve essere affrontato ad ogni livello».
Decidere presto
Franco Aggio (all’incontro era presente anche Davide Benzoni, rappresentante dei pendolari vogheresi) non ha dubbi: «Serve subito un piano per i pendolari vogheresi e tortonesi – dice – Stiamo parlando di oltre quattromila persone che ogni mattina salgono sui sei convogli diretti a Milano. Poi devono anche tornare. Non ci saranno mai bus sufficienti. Le corse vanno organizzate. Abbiamo proposto alla Regione di valutare l’utilizzo della linea Alessandria-Mortara-Milano, facendo partire i convogli da Voghera. Percorso più lungo, ma si arriverebbe a destinazione garantendosi il ritorno». Nessuna risposta. Per il Comune un problema, grave da seguire. Sullo sfondo il caos trasporto ferroviario.
Silenzi e guai
Simone Verni (M5s) ha ricordato i tentativi a vuoto fatti, quando era consigliere regionale, di accedere agli atti di Trenord. «Mai dati per la privacy – dice – Trenord è una società privata, ma i problemi che sono pubblici ed è, pur sempre, una società con capitale regionale».
«Inerti»
La Regione (e Trenord) è chiamata in causa. Il consigliere Pd Negri ha ricordato l’esito di una interpellanza presentata al presidente Fontana e all’assessore trasporti Lucente: «La risposta è stata disarmante – osserva Negri – Ben il 79% delle 12mila soppressioni da gennaio a settembre 2024 è responsabilità di Trenord. RfI è causa del 19,9%. E’ un dato enorme, difficilmente spiegabile. Ed è così da anni: 75% nel 2019, 75% nel 2020, 81% nel 2021, 85% nel 2022, 82% nel 2023. Fontana dovrebbe riflettere sulla società regionale a cui ha lautamente rinnovato il contratto di servizio per i prossimi 10 anni. Ma non è finita qui. Vale la pena conoscere quali siano le principali cause di soppressione dei treni. Ce lo dicono nella risposta: mancata funzionalità dei bagni, per atti vandalici, guasti o serbatoi pieni; guasti al materiale rotabile; mancanza del materiale rotabile».
Ferrovie da rifondare? Per Depaoli (Legambiente) sono occasioni, sino ad ora, perdute nonostante il trasporto su rotaia sarebbe decisivo per rendere più sostenibile il futuro della mobilità. Ma, su tutte queste riflessioni pesa l’incognita dell’estate prossima: migliaia di pendolari in attesa di salire su un bus (con inevitabile caccia al posto). L’alternativa sono le ferie di massa. Ma è già fantasia.
Il calendario del disagio – Dal blocco totale, all’unico binario: quattro mesi di lavori al ponte
Il potenziamento della linea elettrica sul ponte di Bressana è al centro delle ansie, giustificate, che stanno mobilitando le associazioni dei pendolari della provincia. I lavori saranno a fasi con questa scansione annunciata.
Dal 1 giugno al 21 agosto: convogli per Milano (e ritorno) su un solo binario. Probabili, ritardi e correzioni di orario.
Dal 21 luglio al 29 agosto: chiusura totale della linea Voghera-Pavia con la necessità di istituire le corse sostitutive.
Dal 30 agosto al 28 settembre: si tornerà a muovere i convogli su un solo binario (si prospetta anche il senso unico alternato per le auto sul ponte di Bressana).Un’intera estate, insomma, (ma anche un pezzo di primavera e di autunno) con la peggiore delle condizioni di viaggio. Le associazioni pendolari stanno pressando la Regione. «Stiamo insistendo – spiega Franco Aggio di Mimoal – perchè si eviti il blocco totale dei transiti da Voghera a Pavia e viceversa, per oltre un msse. E la questione riguarda anche i viaggiatori tortonesi. Si prolunghi, perciò, il periodo dei cantieri notturni e dell’unico binario, ma si cerchi di evitare a migliaia di persone l’incertezza di come arrivare sul posto di studio e di lavoro». Due città coinvolte, Voghera e Tortona: e nessuno potrà dire non ce l’avevano detto.