Calato il sipario sulla prima giornata di semifinali e di finali nei Mondiali 2024 di nuoto in vasca corta. Nella Duna Arena di Budapest (Ungheria) sono arrivati riscontri di un certo rilievo, anche dal sapor di record del mondo, ben sei in totale. In casa Italia si è chiuso con due argenti il proprio bilancio giornaliero.
Alberto Razzetti si è confermato un grande interprete dei 200 misti in corta. L’azzurro è tornato sul podio, dopo Abu Dhabi 2021, prendendosi un argento di grande qualità in 1:50.88 (nuovo record italiano). Una prestazione eccellente per il ligure, alle spalle solamente di un ispirato Shaine Casas (1:49.51, record dei campioni e americano, seconda prestazione mondiale alltime). Il bronzo è stato conquistato dal canadese Finlay Knox (1:50.90).
Nella 4×100 maschile italiana è arrivato il secondo argento di giornata. Gli azzurri si presentavano da primatisti del mondo e campioni in carica in questa prova, ma hanno dovuto fare i conti con la forza degli USA. La compagine americana ha fatto la voce grossa in 3:01.66, migliorando il record del mondo precedente (3:02.75). Tra le fila nostrane è arrivato un secondo posto in 3:03.65, frutto dei seguenti crono: Alessandro Miressi in 45.95, Leonardo Deplano in 45.76, Lorenzo Zazzeri in 46.21 e Manuel Frigo in 45.73. Il bronzo è stato conquistato dalla Polonia in 3:04.46.
Niente medaglie, invece, per le azzurre della 4×100 sl femminile. Entrate in finale con il miglior tempo, le ragazze del Bel Paese hanno dovuto fare i conti con gli innesti delle altre squadre, rispetto alle batterie, e l’atto conclusivo è stato di alto livello. Non è un caso che sia arrivato il “WR” degli States in 3:25.01 davanti all’Australia (3:28.25) e al Canada (3:28.44). Quartetto tricolore che ha chiuso in quinta posizione (3:29.58), a un decimo dal record italiano: Sofia Morini (52.55), Sara Curtis (51.69), Chiara Tarantino (52.63) ed Emma Virginia Menicucci (52.71).
Giornata dei record del mondo senza se e senza ma. Nei 400 stile libero donne la canadese Summer McIntosh ha mandato in soffitta il primato della cinese Li Bingjie (3:51.30) e si è imposta in 3:50.25 davanti all’australiana Lani Pallister (3:53.75, record oceanico) e all’altra canadese Mary-Sophie Harvey (3:54.88).
Nelle semifinali dei 50 farfalla donne e uomini si è dato un seguito alla serie “WR”. La statunitense Gretchen Walsh ha voluto esagerare e, dopo aver stampato il primato mondiale nelle batterie di 24.02, ha abbattuto il muro dei 24″ in 23.94 ed è la naturale favorita per la conquista dell’oro domani. Stessa storia, stesso mare per lo svizzero Noè Ponti capace di migliorare il suo record mondiale di 21.50 e portarlo a 21.43. In queste due specialità, vanno citati Silvia Di Pietro e Michele Busa, con quest’ultimo entrato con il settimo tempo (22.08) in finale, non distante dal record italiano di Matteo Rivolta (22.02) e polverizzando il proprio personale di 22.38. Di Pietro è stata costretta ad andare allo spareggio (25.13) con l’australiana Lily Price per centrare l’ingresso alla top-8. Aussie che ha prevalso in 25.07, meglio di 0.19 dell’atleta nostrana.
Record del mondo anche nella finale dei 200 misti donne con l’americana Kate Douglass che ha replicato l’oro iridato di due anni fa, con il tempo sensazionale di 2:01.63 (migliorato il primato di Katinka Hosszu di 2:01.86). Alle sue spalle hanno terminato l’altra statunitense Alex Walsh (2:02.65) e la britannica Abbie Wood (2:02.75).
Nelle semifinali dei 100 dorso uomini Lorenzo Mora ha conquistato l’approdo alla finale di domani con il quarto tempo di 49.54, preceduto dall’ungherese Hubert Kos (49.03), dal russo Miron Lifintsev (49.07) e dal polacco Kacper Stokowski (49.20). Eliminato Christian Bacico (14° in 50.61). Sul versante femminile, la migliore è stata la primatista mondiale, Regan Smith in 55.05, davanti alla connazionale Katharine Berkoff (55.37) e alla canadese Ingrid Wilm (55.85).