PAVIA. Abitava a Pavia il 45enne di origini ucraine investito e ucciso venerdì mattina all’alba da un’auto mentre camminava sullo svincolo tra la tangenziale Est e Ovest. La procura ha disposto l’autopsia per fare luce sulla tragedia: gli accertamenti dovranno dire se l’uomo era sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Resta infatti ancora da chiarire il motivo della sua presenza in un tratto di strada precluso ai pedoni. I familiari, che si trovavano all’estero al momento della tragedia, hanno eseguito il riconoscimento del loro caro, che all’arrivo in ospedale non aveva documenti. L’uomo, portato al San Matteo in condizioni gravissime, era morto due ore dopo.
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L’uomo era a piedi (non era alla guida di veicoli) e si trovava all’altezza dello svincolo tra la tangenziale Ovest e la Est, appena dopo l’uscita Stadio, un punto molto pericoloso e in un tratto comunque vietato ai pedoni. Le indagini della Polizia stradale sono ancora in corso e per il momento è stata ricostruita solo la dinamica. Il 45enne è stato investito verso le 5 e mezza da una Citroen C3: l’automobilista alla guida, una giovane di 29 anni, non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto, trovandosi il pedone davanti all’improvviso. La visibilità a quell’ora era scarsa, anche a causa della presenza della nebbia. Secondo le testimonianze di alcuni automobilisti, sentiti dalla polizia, l’uomo barcollava sulla parte destra della carreggiata. La donna al volante sembra non abbia fatto nemmeno in tempo a toccare i freni. L’impatto è stato violento e l’uomo è stato caricato sul cofano della Citroen: il parabrezza è andato in frantumi. L’uomo è stato subito soccorso ma le sue condizioni erano molto gravi.
