Prima l’alt dei carabinieri, poi l’incredibile fuga in auto per sfuggire agli accertamenti, tallonata dai militari, quindi l’arresto della donna al volante, una cittadina straniera di 47 anni residente a Cividale e già seguita dal Centro di salute mentale. Il folle inseguimento, con tanto di mezzo dell’Arma speronato e un tentativo di investimento di un carabiniere, è andato in scena mercoledì 4 dicembre, dopo le 13, da Buja a Cividale, passando per un tratto di autostrada fino al casello di Udine Sud. Scene da film che hanno messo a repentaglio anche la normale circolazione stradale.
La 47enne, segnalata per le ricerche per aver minacciato un privato cittadino che aveva allertato la centrale operativa di Cividale, a bordo della sua Opel Mokka, era stata sottoposta a un controllo nel territorio comunale di Buja da una pattuglia dei carabinieri. Ma per sottrarsi ai militari, la donna è scappata entrando in autostrada fino al casello di Udine Sud, inseguita dai carabinieri di Buja ai quali si sono poi aggiunti i colleghi di Faedis. Giunta a Remanzacco, la donna ha fermato l’auto salvo poi riprendere la corsa cercando pure di investire uno dei carabinieri che era sceso, nel frattempo, per impedirle di fuggire ancora. In quell’occasione la 47enne ha anche speronato uno dei mezzi dell’Arma. Non solo. Un’altra auto dei carabinieri, che stava arrivando per dare una mano, si è scontrata con una vettura che, in quel frangente, stava percorrendo la statale 54, a Cividale, senza per fortuna conseguenze serie.
La fuggitiva è poi giunta nel parcheggio del Commissariato di polizia, finendo contro il muro. Ha quindi cercato di ripartire in retromarcia, ma senza riuscirci. Barricatasi in auto, ha ingerito un paio di pastiglie ( sostanze che devono ancora essere identificate) senza voler uscire dal mezzo. I carabinieri e la polizia hanno rotto il vetro di una delle portiere, visto che la fuggitiva si era chiusa da dentro, e l’hanno fatta scendere. Fuori di sé, la donna ha inveito contro i militari, ferendone uno alla mano in maniera lieve (4 giorni di prognosi, in base alla valutazione dei medici del punto di primo soccorso cividalese).
Il personale sanitario intervenuto sul posto si è preso cura della 47enne, sottoposta agli arresti domiciliari nel Centro di salute mentale di Cividale, dove è piantonata dai militari. L’auto sulla quale viaggiava è stata sottoposta a sequestro penale.
L’udienza di convalida dell’arresto della donna, assistita dall’avvocato di fiducia Carlo Monai, è prevista per oggi, in tribunale, a Udine.