L’analisi dei bilanci Top 500 di Treviso conferma una provincia in salute con aziende solide patrimonialmente e, in linea generale, con buone performance a livello di redditività operativa e di utile netto.
Dopo anni di forte crescita, indotta anche dalle importanti dinamiche inflattive post pandemia, il volume di affari della provincia tende attestarsi su valori prossimi a quelli dell’anno precedente.
Il valore complessivo dei ricavi arriva a superare i 41,6 miliardi – il valore più alto mai raggiunto nelle classifiche Top 500 di Treviso, in crescita dell’1,6% rispetto al corrispondente dato aggregato del 2022; la crescita coinvolge il 56,2% delle aziende, dato in netta contrazione rispetto all’88,6% registrato per il corrispondente indicatore nell’anno precedente.
Nonostante la sostanziale stabilità dei ricavi, i dati confermano un incremento del reddito della gestione operativa (Ebitda) del 16,9%. L’Ebitda aggregato delle Top 500 è pari a 4,4 miliardi di Euro, mentre il valore medio del margine in rapporto ai ricavi è del 10,5% (Ebitda margin), in decisa crescita rispetto al 9,1% dell’anno precedente.
Le aziende che sono state in grado di migliorare la marginalità operativa risulta più elevato rispetto a quelle che hanno registrato un aumento dei ricavi (60%, contro il citato 56,2%).
Nel 44,2% dei casi, il miglioramento del risultato operativo è stato raggiunto attraverso la crescita dei ricavi, mentre ben il rimanente 55,8% delle imprese consegue un incremento dell’Ebitda nonostante una riduzione dei ricavi di vendita.
Il miglioramento dei risultati economici, quindi, sembra maggiormente riconducibile ad un’attenzione ai costi operativi e a recuperi di efficienza, probabilmente indotti dalla contrazione dei prezzi delle materie prime e dell’energia (rispetto ai picchi registrati nel corso del 2022), piuttosto che all’incremento dei volumi di vendita.
La quota delle imprese in utile è particolarmente elevata (87,2%); per queste, nel 51,8% dei casi, l’utile cresce rispetto all’anno precedente. Il risultato netto aggregato, pari a 1,7 miliardi di Euro, appare in decisa crescita rispetto al 2022, registrando un +17,5%.
Gli utili reinvestiti in azienda (aziende in utile nel 2023 per cui il patrimonio netto nel 2023 è maggiore di quello 2022) riguardano il’79% delle imprese, a conferma della volontà diffusa di procedere verso un rafforzamento della solidità aziendale.
A tal riguardo, l’aggregato dei patrimoni netti arriva a sfiorare i 19 miliardi di Euro, in aumento dell’8,7% rispetto al 2022, anche grazie al contributo degli utili reinvestiti.
Al contempo, l’indebitamento netto delle Top 500 si riduce di ben il 20% per un ammontare di quasi 800 milioni, portandosi ad un livello aggregato di circa 3,2 miliardi di Euro, comportamento certamente indotto dall’elevato posizionamento dei tassi di interesse osservato per tutto il 2023.
Se spostiamo l’attenzione al totale delle attività, il dato aggregato risulta pari a 44,5 miliardi di Euro, in incremento di circa 2 miliardi, pari al 4,8% sul corrispondente dato del 2022 (42,5 miliardi). L’elevato costo del denaro, sopra richiamato, sembra non aver influito, pertanto, in modo significativo sulla propensione agli investimenti delle principali aziende della provincia.
Gli andamenti descritti portano ad un rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta (PFN) e l’Ebitda pari a 0,7 anche in questo caso in netto miglioramento sul 2022 dove tale rapporto si attestava a 1,1.
Questo risultato è riconducibile da un lato all’aumento della marginalità operativa, dall’altro alla contemporanea contrazione della PFN. Sostanzialmente, considerato che l’Ebitda rappresenta un’approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti, l’aggregato delle Top 500 aziende della Marca sarebbe in grado di rimborsare la totalità dei propri debiti finanziari in un periodo temporale ampiamente inferiore all’anno.
Rimangono sempre positivi i principali indici di redditività che continuano il trend di crescita registrato negli anni precedenti: il RoA (risultato operativo rispetto all’attivo patrimoniale) si attesta intorno al 8,1% (contro il 7,6% del 2022), il RoS (risultato operativo rispetto ai ricavi) si attesta ad un valore del 7,1%, mentre il RoE (risultato netto rispetto al patrimonio netto) passa dall’8,1% del 2022 all’8,8% nel 2023.
Tra i primi 8 settori che totalizzano insieme oltre il 77% del mercato, si conferma la leadership di Macchinari, macchine e apparecchiature, con un fatturato pari a 6,8 miliardi di Euro (+0,8% sul 2022) e con un margine operativo sulle vendite del 12,8%.
In modesta crescita anche il settore Agricoltura e alimentare (5,9 miliardi, + 1,8% sul 2022 con un Ebitda del 8,1%) che supera per la prima volta quello della Calzatura, tessile e abbigliamento che realizza 4,23 miliardi di ricavi, in calo del 4,8% sul 2022 (e un Ebitda al 10%). Il settore Commercio all’ingrosso segue a ruota con 4,22 miliardi di ricavi, in crescita dell1,9% con un EBITDA Margin del 4,9%.
Le istruzioni. Il documento che trovate qui sotto riassume la top 500 della provincia di Treviso. Se cliccate o passate con il mouse nell’angolo in alto a destra, comparirà l’icona con la freccia nel quadrato: consente di passare alla modalità a tutto schermo per visualizzare meglio le grafiche.
Il documento consta di 12 pagine: a piede trovate la lente di ingrandimento che vi consente di ingrandire o diminuire il carattere. Il dossier è consultabile ma non riutilizzabile (ad esempio con screenshot sui social media), essendo coperto da stringente copyright.
[[ge:gnn:tribunatreviso:14860044]]