Sono stati sorpresi mentre cercavano di infilare in tasca alcuni beni in vendita nell’Eurospar del centro commerciale Borc di Cividât: venerdì sera quattro minori stranieri non accompagnati, di nazionalità egiziana, ospiti da alcuni giorni della struttura di accoglienza del Civiform di Cividale sono stati fermati nel negozio, poco prima della chiusura, da due carabinieri del Norm liberi da servizio.
Una volta identificati, i giovani sono stati riaccompagnati al collegio: sabato è stata formalizzata la denuncia alla Procura dei minori.
Rammarico per l’accaduto viene espresso dalla direttrice generale di Civiform, Chiara Franceschini: «Si tratta – spiega – di ragazzi arrivati da poco nella struttura. In casi del genere noi siamo i primi a denunciare, perché chi alloggia nel centro va abituato fin da subito al rispetto delle regole.
Purtroppo a volte ci vuole del tempo: abbiamo avviato specifici percorsi sulla legalità, per formare i minori e per far capire loro che se si commettono azioni illecite se ne pagano le conseguenze. Ci muoviamo sui binari paralleli delle denunce e del percorso educativo, che per esempio ha incluso, ieri, la partecipazione di un gruppo dei nostri ragazzi (e parliamo proprio degli ultimi arrivi) alla staffetta Telethon di Udine».
Parole di forte critica vengono pronunciate, intanto, dal consigliere regionale e comunale di Forza Italia Roberto Novelli, che nei mesi scorsi aveva fatto visita al collegio di Civiform assieme alla VI Commissione regionale, da lui presieduta: «La questione – dice – è molto semplice: il solo modo per evitare questi episodi di microcriminalità è l’incremento, da parte di Civiform, della sorveglianza interna ma pure esterna.
Questa azione di monitoraggio non può essere demandata alle forze dell’ordine: e se un processo di rinforzo dei controlli determina costi maggiori, la struttura è tenuta a farsene carico».