Parlare di “Whatsapp” è una mera semplificazione per far comprendere al meglio un concetto più tangibile. Ma l’idea del governo è quella di trovare una soluzione in grado di rappresentare una vera e propria “chat di Stato”, ovvero un’app (ma anche un dispositivo) in grado di proteggere le comunicazioni sensibili tra i rappresentanti delle istituzioni e dell’esecutivo. Dunque, un Whatsapp che non sia quel Whatsapp di proprietà di Meta. Un’applicazione mobile installata e funzionante solamente all’interno di uno specifico dispositivo.
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Ovviamente, l’idea si basa sulla crittografia end-to-end. L’applicazione che sarà scelta – probabilmente, anche se mancano conferme ufficiali, si opterà per uno dei prodotti legati a TIM – dovrà prevedere delle comunicazioni che siano blindate. In che modo? Con la crittografia in grado di rendere i messaggi leggibili solamente al destinatario. Insomma, si tratta di una situazione che esiste già in altre app di messaggistica istantanea, tra cui proprio Whatsapp e Signal.
E allora, se già esistono soluzioni con queste caratteristiche perché il governo sta cercando altro? La risposta non è per nulla banale: a differenza, per esempio, di Whatsapp, questo sistema dovrà operare esclusivamente su infrastrutture dedicate e non su server utilizzati anche per altro. Dunque, il livello di controllo e monitoraggio (non delle chat, ovviamente) ma del funzionamento e della sicurezza del sistema, dovrà essere più elevato e dedicato esclusivamente al fine di garantire che non ci siano nodi e vulnerabilità.
Questo è il contesto intorno a cui si snoda tutto il concetto della crittografia end-to-end. L’app per le chat di Stato (che, secondo Il Sole 24 Ore, sarà concessa in uso non solo al governo e ai Ministri, ma anche a tutti gli alti dirigenti ministeriali), dovrà essere altamente protetta, in modo tale che le comunicazioni siano leggibili esclusivamente dal mittente e dal destinatario. In che modo? Facciamo un esempio, con Giorgia Meloni che invia un messaggio a Matteo Salvini: il messaggio inviato dalla Presidente del Consiglio sarà criptato dal suo dispositivo e sarà illeggibile nel suo trasferimento verso il telefono del Ministro delle Infrastrutture. Solo il dispositivo (e l’app) di quest’ultimo potrà decriptare questo messaggio.
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