A furia di passaggi con i mezzi di cantiere, escavatori, operai e auto, i numeri dei parcheggi lungo viale D’Alviano sono scomparsi in tutto il tratto da Porta Santi Quaranta a Varco Caccianiga.
Quelli ancora visibili si contano sulle dita di una mano, e comunque serve un bello sforzo di matematica e fantasia per completare le quattro cifre consumate. Risultato? Pagare la sosta ora che i mezzi del cantiere Ats hanno lasciato libera la strada è impossibile.
Già dalla settimana scorsa la deregulation lungo quel tratto di strada era conclamata; tra stupore e curiosità in tanti hanno lasciato l’auto in sosta cercando un numero da inserire in colonnina e poi rassegnandosi a non pagare.
Multe? Impossibili da dare mancando un identificativo chiaro del parcheggio. Era già successo nella zona di piazza Pio X alcuni mesi fa, facendo scattare la strigliata al gestore (ormai ex) Apcoa da parte del Comune, che chiese ed ottenne la sistemazione in tempi rapidi di tutti i codici.
È così sarà in viale D’Alviano, dove però a ripristinare la numerazione non sarà Apcoa, che a giorni dovrebbe cedere la gestione degli stalli blu a Intercomp, ma la stessa Ats.
«Cercheremo di intervenire quanto prima, purtroppo la settimana scorsa a cantiere ancora attivo non si poteva fare» spiega il direttore Pierpaolo Florian, «i lavori sono finiti venerdì, faremo in modo di provvedere già in settimana, in accordo con il Comune».
Fino a quel momento, per chi lascerà la macchina in zona, un margine di libertà e risparmio che per adesso ha fatto molto comodo ai tanti genitori dei ragazzi delle scuole della zona.
Dopo aver patito l’assenza dei parcheggi occupati dagli scavi per la posa della condotta fognaria, dalla settimana scorsa hanno approfittato un po’ piratescamente del “risarcimento” inatteso.
Se poi i sensori sotto l’asfalto – non toccati dal cantiere Ats – siano ancora attivi o meno è un dettaglio che nessuno conosce, anche se in molti sussurrano che la gran parte sia scarica da tempo, e lasciata tale visto che la zona non è tra le principali fonti di introito della sosta a pagamento.
Con il nuovo gestore comunque la musica cambierà radicalmente.
Dopo due anni di contenziosi legali il passaggio di consegne da Apcoa a Intercomp segnerà l’avvio di una nuova fase per la sosta cittadina: l’appalto prevede la sostituzione di tutti i sensori e di tutte le colonnine per il pagamento con l’installazione di nuove centraline in grado di accogliere anche il saldo tramite bancomat (oggi possibile solo in due colonnine).
Il progetto della nuova sosta cittadina prevede anche l’installazione delle sbarre all’ingresso del parcheggio a silos all’esterno della Cittadella Appiani, quello chiuso da dieci giorni per due piani su tre per liberarlo dagli immigrati che lo avevano trasformato da anni in un alloggio di fortuna.
In tema di sosta “in confusione” va annotato anche il caso di viale De Gasperi, che con i lavori di ristrutturazione della stazione era stao interamente dedicato ai bus.
Oggi le linee arancioni sono semi scomparse facendo riapparire le vecchie linee blu. Risultato? Le macchine hanno ricominciato ad occupare li stalli non essendoci nemmeno più cartelli di divieto. A ragione o a torto? Nessuno l’ha chiarito.