Sangue su tutta la scalinata e siringhe abbandonate dopo una nottata passata a “farsi” nel retro della chiesa della Madonna Pellegrina ad Altobello retta dai padri somaschi.
A lanciare l’allarme è il parroco, padre Roberto Marongiu, da due anni a Mestre. La situazione, spiegano i fedeli, è degenerata.
«La notte tra mercoledì e giovedì» racconta il sacerdote «un gruppetto di giovani si è posizionato nel retro della chiesa, sulla scalinata di servizio. Al mattino ho trovato sangue, siringhe, di tutto. Ho chiamato gli agenti del pronto intervento della locale, mi hanno detto che ripulire è compito di Veritas, io ho lasciato là, in attesa che arrivasse».
Il parroco racconta il timore della gente: «Fino ad oggi non era mai accaduto. Alcuni bengalesi spacciano, lo sappiamo e sappiamo anche dove nascondono la droga, ma loro non si bucano. Questi, invece, erano quattro italiani che invece hanno lasciato sangue ovunque. E la gente è spaventata. Noi facciamo il possibile, io per primo, grazie ai parrocchiani, ma ci serve aiuto. Da parte delle forze dell’ordine».
Il parroco cerca di comunicare con la comunità bengalese, che ha una sala di preghiera a due passi dalla chiesa.
Una convivenza che dura da anni e finora ha sempre dato frutto. «Stiamo cercando di avere un contatto con i genitori di questi ragazzini, perchè i nostri vengono accompagnati, i loro sono da soli e a volte non rispettano nessuna regola».
E questo è il primo ordine di problemi. Il secondo, riguarda le persone che lasciano aghi e siringhe nelle pertinenze della chiesa.
«Su quella gradinata di servizio sono passato con i bimbi della materna, mai visto nulla del genere. Ho chiamato gli agenti, capisco che ognuno ha il suo ruolo, ma potevano venire a vedere».
