Guardava Roberto Bolle saltare e volteggiare e nel suo cuore di bambino prendeva forma un sogno: diventare come lui. Lorenzo Dinon, 13enne di Mirano, lo racconta nel caos della stazione di Milano Centrale, di ritorno dopo l’audizione alla scuola di ballo del Teatro La Scala, che inizierà a frequentare dal prossimo settembre. «È un sogno che si realizza, ho sempre sognato di diventare un ballerino. Quando ho saputo di aver superato il provino non ci credevo» spiega con la voce carica di emozione, la stessa della madre Silvia, al suo fianco, un telefono nel mezzo e una storia di successi e sacrifici condivisi.
I primi passi nel mondo della danza, Lorenzo li compie a 7 anni, quando inizia a frequentare l’asd L’étoile a Mirano, dove resterà per tre anni, prima di passare, nel 2021, all’Academìa Veneta di Danza e Balletto, a Spinea, diretta da Clara Santoni.
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Qui, fa sapere Santoni, il giovane allievo ha iniziato lo studio professionale, frequentando le classi collettive di balletto classico, di repertorio, di contemporaneo, di potenziamento e le lezioni di tecnica maschile tenute dal ballerino primo solista di San Pietroburgo, Dimitri Savinov. Dallo scorso gennaio, proprio in vista dell’audizione alla Scala, l’impegno richiesto a Lorenzo raddoppia e ai corsi collettivi si aggiungono lezioni individuali, da incastrare tra un impegno scolastico e l’altro. Oggi, gli sforzi sono stati ripagati, anche se Lorenzo e sua mamma fanno ancora fatica a crederci davvero.«Siamo in un frullatore di emozioni» dice quest’ultima, «sarà un’avventura da organizzare».
Da settembre, infatti, tutto cambierà per il giovane ballerino che, tra l’altro, arriverà alla Scala poco più grande del suo mito Bolle, entrato nella scuola scaligera a 11 anni. «La mattina frequenterò i corsi di danza, il pomeriggio avrò lezione al liceo coreutico» spiega il ragazzo, che aveva già dato prova del suo talento nel 2022, quando aveva vinto il prestigioso Premio Internazionale di danza Classica per i giovani, intitolato a Maria Antonietta Berlusconi.
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Il prossimo traguardo, però, per Lorenzo sarà l’esame di terza media all’istituto comprensivo Gabrieli di Mirano. Nella sua tesina, incentrata sulla diversità e sul coraggio di fare scelte controcorrente, non poteva mancare un riferimento alla danza classica e a quello che è stato definito come uno dei più grandi danzatori del XX secolo, Rudolf Nureyev.
La soddisfazione per l’ammissione alla Scala arriva anche dalla scuola di danza di Mirano. «É un giorno di festa all’Academía Veneta, festa per un Academìno tanto benvoluto da tutti. Non è un arrivo, è una partenza in grande stile riservata ai talenti nella scuola tra le più prestigiose al mondo» commenta Clara Santoni.
