La partita dell’acquisizione di Dolomiti Ambiente che impatto avrà su Bellunum e sulle tariffe ai cittadini? Se lo chiedono i consiglieri di Valore Comune Giuseppe Vignato, Mirco Costa e Riccardo Samaria. I tre ricordano che il Comune è socio di maggioranza di Bellunum, «società che risulta essere in equilibrio economico - finanziario», mentre Dolomiti Ambiente «ha chiuso l’esercizio 2021 con una perdita di 402 mila euro, una posizione debitoria di oltre 2,3 milioni di euro e di trova tuttora in difficoltà gestionali e finanziarie».
La Provincia «intende alienarla al suo valore di 2,4 milioni, mentre esiste una due diligence che ha valutato la società 22 mila euro». Fatte queste premesse, i consiglieri chiedono al sindaco e all’assessore competente, attraverso un’interrogazione, se l’amministrazione abbia espresso la volontà di acquisire Dolomiti Ambiente in consiglio di Bacino rifiuti, «a quale fair value (anche in chiave di responsabilità erariale) ritiene di acquisire la società e con quali modalità finanziarie intende farvi fronte dato che i bilanci 2021 aggregati delle 4 società interessate all’acquisizione presentano una posizione finanziaria negativa di oltre 700 mila euro e un indebitamento totale di 4 milioni di euro». Vignato, Costa e Samaria vogliono anche sapere quali siano «le prospettive gestionali di breve-medio termine della Dolomiti Ambiente e con quali modalità intervenire affinché la società abbia una gestione economica positiva»; «quando l’acquisizione sarà posta all’attenzione del consiglio comunale»; «se sono stati considerati l’impatto che l’acquisizione avrà sulle tariffe di Bellunum a carico di famiglie e imprese, ed altri eventuali impatti sul bilancio comunale»; se si conoscono le intenzioni della Provincia sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla vendita.
IDRICO E GAS
I fari si accendono anche su altre due società partecipate dei Comuni, con un’interrogazione di Lucia Olivotto che è venuta a sapere dal Corriere delle Alpi dell’intenzione dell’amministratore di Bim Infrastrutture, Bruno Zanolla, di procedere alla fusione per incorporazione fra Gsp e Infrastrutture stessa. «Di questa ipotesi si discuteva in comitato di coordinamento, ma avevo fatto notare che non ha senso parlare di fusioni senza aver sviluppato a monte un progetto con finalità ben precise», premette Olivotto. «E in consiglio comunale non si è mai discussa questa ipotesi». Belluno è socio di entrambe le società.
Da qui le richieste di chiarezza: «In quale atto deliberativo delle società è presente la decisione di procedere alla fusione per incorporazione?», chiede Olivotto. «Chi sarà la società incorporante? Sono già stati conteggiati i rapporti di concambio?».
