GORIZIA Lo start dei lavori a primavera. Il completamento dell’opera entro l’estate del 2022. Quella che pareva essere un’opera pubblica da “libro dei sogni” sta per tramutarsi in realtà. Parliamo di casa Paternolli, che si trova nel cuore di piazza Vittoria e ospita la preziosa soffitta di Michelstaedter. La storica dimora, oggi in totale abbandono e già di proprietà nel passato anche dell’Ater di Gorizia, diventerà un residenza transfrontaliera per 100 studenti dotata di servizi all’avanguardia, secondo i più moderni standard, già disponile per l’anno accademico 2022/2023.
È questa la bella notizia che l’imprenditore lombardo Roberto Visconti, presidente di “Partecipazioni immobiliari srl” e di “Futura grandi lavori srl”, ha comunicato al sindaco Rodolfo Ziberna durante il sopralluogo allo storico palazzo di piazza Vittoria, al quale erano presenti anche il funzionario della Soprintendenza ad Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia Gabriele Botti e il progettista dell’intervento Paco Ferrante.
Un recupero - quello di Casa Paternolli, conosciuta anche come Casa Bombi - atteso da decenni, perché la città non può permettersi il lusso di perdere uno stabile che ha un legame particolare con Carlo Michelstaedter, lo straordinario filosofo, morto giovanissimo, che lasciò un segno indelebile con i suoi scritti, in particolare “La Persuasione e la Rettorica”. Il progetto, molto ambizioso, prevede anche la valorizzazione dell’ormai famosa soffitta, in cui Carlo passava le sue giornate riflettendo e discutendo con gli amici Enrico Mreule e Nino Paternolli e scrivendo dialoghi e poesie.
«Non sarà creato un semplice dormitorio per studenti - le parole di Visconti - ma si realizzeranno spazi culturali che potranno rappresentare anche un riferimento per la vita aggregativa della città, in particolare dei giovani». I lavori, dicevamo, partiranno a breve e la struttura ospiterà circa un centinaio di giovani con camere singole e doppie, spazi per la lettura, il tempo libero, gli incontri e altre iniziative. L’intervento costerà circa tre milioni e sarà finanziato dallo stesso gruppo che fa capo all’imprenditore Visconti. «Appena avremo concluso gli ultimi adempimenti tecnico-burocratici - ha ribadito l’investitore – partiremo con i lavori e, fino alla loro conclusione, il palazzo sarà “nascosto” da una grande installazione grafica, con elementi tecnologici, come accade solitamente quando si recuperano gli edifici storici delle grandi città».
Il sindaco Ziberna, dal canto suo, ha espresso grande soddisfazione per il recupero di quello che ha definito «un luogo del cuore cittadino, in cui c’è una parte di storia di Gorizia». Il primo cittadino ha evidenziato anche il fatto che «con questo recupero e la destinazione del palazzo sarà tutto il centro storico a trarne vantaggio perché, oltre a sistemare uno stabile molto degradato, gli si darà nuova vita con la presenza di giovani e di attività culturali restituendo, in un certo qual modo, un ruolo di fucina di idee, ma non solo, che fu a suo tempo Palazzo Paternolli. Quindi, un altro “pezzo” di Gorizia sarà recuperato e questo contribuirà a costruire il nuovo futuro della nostra città». —
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