Esordio vincente per Matteo Berrettini e Fabio Fognini, rispettivamente tds N.1 e N.3 all’Antalya Open, torneo organizzato per colmare il buco creato dal rinvio dei tornei australiani a febbraio. Gli italiani presenti agli ottavi saranno quindi tre, dopo la vittoria di ieri di Stefano Travaglia contro Miomir Kecmanovic.
BERRETTINI – Matteo Berrettini inizia il suo 2021 vincendo 6-0 6-4 in 56 minuti contro Ergi Kirkin, N.446 ATP e beneficiario di una wildcard, in un match francamente poco probante e che non ci dice molto delle sue condizioni. Al prossimo turno affronterà il bulgaro Dimitar Kuzmanov, carnefice di Andrea Pellegrino nelle qualificazioni e favorito dal ritiro di Laslo Djere sul 6-1 3-2 del loro match di primo turno.
Primo set senza la minima storia: il N.10 ATP ha fatto 26 punti su 36, perdendo un solo 15 sulla propria prima e uno solo sulla seconda dell’avversario – è stato cinico sulle palle break, con zero concesse e tre su tre sfruttate, chiudendo in 21 minuti. Il secondo ha avuto un po’ più di pathos, ma solo fino a un certo punto: Berrettini ha continuato a fare il bello e il cattivo tempo al servizio (13/14 con la prima, 7/10 con la seconda), breakkando nel quinto gioco per il 3-2 e servizio. Detto questo, Erkin ha mostrato più coraggio con il passare dei minuti, rischiando di più con il dritto e sfruttando qualche carenza dell’avversario in termini di mobilità: una volta rimasto indietro nel punteggio, si è portato per due volte sullo 0-30, prima sul 3-2 e poi sul 5-4, quando Berrettini è andato a servire per il match. L’azzurro però non si è scomposto, e si è cavato d’impaccio con il servizio senza concedere palle break, aggiudicandosi l’incontro in meno di un’ora.
FOGNINI – Un po’ più sofferto il match di Fabio Fognini, che ha comunque battuto in due set il croato Michael Vrbensky, N.311 ATP, con il punteggio di 6-4 7-6(4) in un’ora e 40 minuti. Il ligure ha servito benissimo nel primo set, mettendo il 67 percento di prime in campo e vincendo 16 punti su 18 senza concedere palle break; una volta strappata la battuta a 15 all’avversario nel terzo gioco, il N.3 del tabellone ha gestito tranquillamente i propri turni, e avrebbe potuto chiudere prima se avesse sfruttato le due palle break non consecutive avute sul 4-2.
Il secondo sembrava indirizzato su binari simili, ma dopo essere salito 2-1 e servizio Fognini si è fatto rimontare da 40-15, situazione replicatasi quasi pedissequamente subito dopo: break Fognini a 15, rimonta Vrbensky da 30-0 per il 3-3. Sul 5-5, il campione di Montecarlo 2019 ha avuto quattro chance (di cui due consecutive) per andare a servire per il match, ma l’avversario è riuscito a salvarsi, trascinando il set al tie-break: lì Fognini si è trovato sotto 3-0 con doppio mini-break, ma ha subito rimontato; Vrbensky si è nuovamente portato avanti sul 4-3, ma Fognini ha trovato altri due punti in risposta prima di chiudere sul 7-4. Al prossimo turno sarà anche lui atteso da un test più competitivo contro il coetaneo Jérémy Chardy. Nei precedenti confronti diretti, quattro vittorie dell’azzurro e una del francese.
Risultati:
[3] F. Fognini b. [Q] M. Vrbensky 6-4 7-6(4)
[4] A. de Minaur b. M. Jaziri 6-2 6-1
[5] J.L. Struff b. [Q] P. Kotov 6-4 6-3
[1] M. Berrettini b. [WC] E. Kirkin 6-0 6-4
[Q] A. Andreev b. [WC] M. Ilhan 6-4 6-3
J. Chardy b. R. Albot 6-3 6-4
H. Grenier b. [Q] A. Molcan 7-5 6-4
N. Kuhn b. [Q] M. Bachinger 3-6 6-3 4-1 rit.
[Q] D. Kuzmanov b. L. Djere 6-1 3-2 rit.
T. Lamasine b. E. Gerasimov 7-6(6) 6-2
